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    Nobel 2011

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    Messaggio  Admin Lun Ott 10, 2011 9:34 am

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    I compassati svedesi, a mio esclusivo parere, si devono essere rotte tutte le scatole ad accontentare ora quella corrente politica ora quell'altra oppure una determinata nazione o un fronte di più nazioni unite dalla medesima ideologia o forse dallo stile di vita, (mi dicono che le ideologie son tutte morte, mahhh io non ci credo proprio...). Basta pensare che han dato il Nobel della letteratura a Dario Fo. C'è qualcuno oltre Dalema che ha letto quello che ha scritto Fo? A mio parere quindi gli svedesi devono aver pensato "vaffa tutto il mondo, stavolta ce lo becchiamo noi" e hanno dato il Nobel della letteratura ad uno sconosciuto poeta, sconosciuto si ma svedese, poi è anche vecchissimo e ammalato e allora diamogli questa bella consolazione. Adesso studieremo i suoi scritti, sapremo di che pasta... è fatto... ma per quel poco che ho letto forse era meglio dargli il premio del comune di Regarcioffoli consistente in una bella cesta di carciofi (minimo 5 kg. recita il premio).


    • Tranströmer, Tomas Dikter / Tomas Transtromer
    Stockholm : Bonniers, 1985
    Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\MIL\0010066

    • Tranströmer, Tomas
    Twenty poems / Tomas Transtromer ; translated by Robert Bly
    [Madison]: Seventies Press, 1970
    Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\BRI\0453222

    • Tranströmer, Tomas
    Sorgegondolen / Tomas Tranströmer ;
    tradotto e curato da Gianna Chiesa Isnardi
    [Seregno] : Herrenhaus, [2003]
    Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\BVE\0422327

    • Tranströmer, Tomas
    Poesia dal silenzio / Tomas Tranströmer ;
    a cura di Maria Cristina Lombardi
    Milano : Crocetti, \2001!
    Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\LO1\0620307

    • Tranströmer, Tomas
    Samlede dikt / Tomas Transtromer; til norsk ved Jan Erik Vold
    Oslo : Gyldendal Norsk Forlag, c1996
    Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\UBO\0334217

    Tranströmer, Tomas
    Poesie / Tomas Tranströmer ; prefazione di Stanislao Nievo; traduzione di Giacomo Oreglia
    Recanati : CNSL, stampa 1999
    Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\RAV\0670390



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    Messaggio  Admin Lun Ott 24, 2011 2:31 pm

    ...segue...

    Premiare Transtromer è un voler riconoscere una nuova centralità alla letteratura. C'è in vero una cosa che merita di essere segnalata di questo Nobel. La giuria svedese ha un compito difficile, fortemente sovraesposto da un punto di vista mediatico. Stavolta la giuria ha premiato con una particolare cognizione di causa. La letteratura (fino a quando non vincerà Bob Dylan e a quel punto sarà un'altra cosa) è un'attività che ha a che fare con la lingua. Se la letteratura arriva in Svezia in traduzione, e dunque si premiano autori in traduzione, stavolta viene premiato un autore "in originale": e chi meglio dei letterati svedesi può giudicare un letterato svedese?
    Seguire un maestro come TS Eliot nell'impervio e immortale territorio dell'azzardo linguistico, in cui il famoso "correlativo oggettivo" è un'emozione, una sensazione, una scoperta continua. Credo sia sufficiente leggere l'accostamento di ossimori che rinnovano il nostro senso del reale, per dimostrarlo, come fa Transtromer in “Poesia dal silenzio”: "Una bevanda effervescente in bicchieri vuoti. Un altoparlante che diffonde silenzio. Un sentiero che ricresce ad ogni passo. Un libro che può essere letto solo al buio." Insomma l'Accademia di Svezia ha scelto bene? Si dal punto di vista della poesia “non tradotta”, No dal punto di vista immaginativo. Anche se dobbiamo ammettere che per una volta ha dato un Nobel per la letteratura, non per qualcos'altro.
    Rammento che Montale divideva la poesia in descrittiva ed in immaginativa.
    “Sparse le trecce morbide su l’affannoso petto” è Descrittiva – orribile ma poesia descrittiva.
    “Bevve Rosmunda e lo sguardo parea dicesse, o re se qui nel cuor non mi langue presto berrò il tuo sangue” e poi di un altro disprezzabilissimo premio nobel “Un bello ed orribile mostro si sferra corre gli oceani corre la terra”, “L’albero cui tendevi la pargoletta mano” è descrittiva – orribile- dubito sia poesia ma gli han dato il Nobel, perché si portava a letto la moglie del re, (non vedo altrimenti motivo diverso).
    “Lievi oscillavano le cetre al triste vento” “Con il piede straniero sul cuore” è poesia immaginativa - devi immaginare la guerra ed il silenzio dei poeti
    Al poeta degli ossimori avrei dato appunto una bella cesta di carciofi, ma niente altro se non riconoscergli il merito di avere fatto riportare il Nobel della letteratura nell’ambito letterario, soprattutto poetico, abbandonando la strada politica dei guitti, brillanti per carità, ma guitti.

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